Attori indiscussi nel panorama dei biadesivi sono due importanti realtà internazionali: 3M e tesa. Queste due multinazionali, che hanno sviluppato parallelamente soluzioni estremamente efficaci, consentono infatti una maggior flessibilità produttiva, migliorano il design e la performance del prodotto finito. L'innovazione che i biadesivi hanno rappresentato, negli ultimi decenni, è stata una vera rivoluzione nell'interpretare il concetto di "adesione" ed ha aperto molte strade per applicazioni prima impensabili ed irrealizzabili.
Il nastro biadesivo fa parte della famiglia dei nastri tecnici comunemente usati nell'industria e nell'artigianato; è un nastro bifacciale con un supporto di vario genere (poliestere, politene, schiume...) adesivizzato sui due lati e composto da un liner che può essere in carta, siliconata o plastico. Il nastro biadesivo ha innumerevoli utilizzi, ma la sua funzione base è quella di unire due superfici, anche di diversa natura, in modo permanente e senza l'ausilio di fissaggi meccanici. Detto ciò, la complessità del processo di adesione e le crescenti sfide che il mercato sottopone a questi prodotti, ha spinto le aziende produttrici a brevettare prodotti sempre più calati sulle richieste di mercati sempre più specifici. I mercati di interesse sono davvero molteplici e i biadesivi trovano valide soluzioni per questi mercati di riferimento, ognuno con problematiche differenti e soluzioni da trovare
Vi sono molte ragioni a favore dell'utilizzo dei nastri biadesivi. La libertà di design e la facilità di applicazione sono solo due dei numerosi esempi possibili. Tuttavia, i reali vantaggi di questi nastri sono particolarmente evidenti se si confrontano con altri sistemi di montaggio, e questa valutazione prende in considerazione alcuni dei più importanti aspetti di confronto che riguarda l'adesione, ovvero:
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