Chiacchierando con alcuni nostri clienti che si occupano di spedizioni, abbiamo notato un po’ di confusione sul tema della scelta del pallet-bancale legato soprattutto alla problematica dell’esportazione.
Abbiamo quindi deciso di fare un po’ di chiarezza e questo articolo spera di fa luce su questo tema molto importante.
Rispondiamo subito alla domanda principe che ci viene posta: che pallet devo utilizzare per l’esportazione?
Di bancali disponibili sul mercato ne abbiamo 4 tipologie:
– in plastica
– in legno
– in legno pressato
– in cartone
e per rispondere subito, possiamo affermare che le prime 3 tipologie sono tutte soluzioni accettate allo stesso modo in tutto il Mondo e risultano quindi valide per l’esportazione extra UE. Ovviamente ognuna con la sua peculiarità: cerchiamo di capire quali sono…
I pallet in legno
Fino a circa 15 anni fa, il classico pallet in legno l’ha fatta da padrone, utilizzato sul territorio e in UE va benissimo e trova infatti ampio spazio, ma se si ha la necessità di esportare extra UE, questo prodotto a volte risulta poco indicato. ll legno infatti, per essere accettato, deve essere sottoposto a trattamento HT o fumigazione e per questo motivo deve essere appositamente marchiato. ( marchio IPPC)
Rispetto alla plastica e al legno pressato, i pallet in legno risultano inoltre più pesanti, ed incidono quindi maggiormente sul costo di spedizione.
I pallet in legno pressato
Anche se il nome lo farebbe sembrare tale, i pallet in legno pressato non sono effettivamente in legno e non rientrano in questa categoria di prodotti.
Secondo quanto stabilito dalla normativa internazionale FAO ISPM15, i prodotti di legno lavorato “processed wood” quali appunto i prodotti di cui stiamo parlando, sono sicuri dal rischio di infestazione di insetti e sono esentati da qualunque trattamento antiparassitario.
Questo è un enorme vantaggio per i suoi utilizzatori. Il “processed wood” non necessita di alcun trattamento HT o fumigazione e per questo motivo non deve essere marchiato. Per questi prodotti, anche se non è obbligatoria, esiste una certificazione che attesta che possono essere esportati in tutto il Mondo senza alcun tipo di burocrazia. Se ti dovesse servire, chiedila ai nostri uffici!
Questi pallets possono quindi essere un’ottima soluzione per l’esportazione in Cina, Stati Uniti o altri paesi extra UE.
Risultano inoltre più leggeri dei rispettivi in legno e in plastica, più ecologici e grazie al fatto di essere impilabili, anche più facili da stoccare in magazzino. Piena conformità all’ISPM15.
I pallet in plastica
Questo prodotto risponde alle esigenze della grande logistica. Il bancale in plastica, che va a sostituire il tradizionale bancale in legno, è leggero ed ideale per le esportazioni in quanto soddisfa i regolamenti sanitari in vigore in molti paesi.
Rispetto ai suoi “colleghi” è molto versatile, sia come capacità statica, che in capacità dinamica. Ne esistono molte versioni anche specifiche per il settore alimentare.
Molto robusto e versatile, può essere impilato e migliorare lo stoccaggio in magazzino, occupando meno spazio e la tara costante aiuta a gestire in modo ottimale i costi di spedizione.
Quale contributo Conai viene applicato ai pallets?
Il contributo Conai di un bancale di legno oppure di un pallet in legno pressato viene calcolato sulla base di € 0,007/Kg contro € 0,188/Kg di un pallet di plastica.
Questo significa ad esempio che il conai di un bancale in legno pressato 1200×800 è € 0,07/pallet (es. mod.F/8LF) mentre il conai di un bancale di plastica a perdere è circa € 1,00/pallet. Una differenza che può risultare importante.