Nuova vita alla “carta scoppiettina”

Navigando per il web facilmente ci si rende conto di quanta curiosità e passione ci sia per un prodotto da imballaggio: la carta scopiettina!
Ci sono gruppo su facebook, fotografie di ogni tipo e periodicamente si vede riaccendere la passione per questo prodotto.

bobine a bolle - alias carta scoppiettina

Il termine “tecnico” della carta scoppiettina è pluriball o bolle d’aria in polipropilene: si tratta infatti di bolle d’aria, normalmente commercializzate in bobine, fogli e buste, molto diffusi nell’imballaggio industriale. Sono materiali protettivi molto utilizzati perchè permettono di proteggere i prodotti dagli urti durante il trasporto. Chi non ne ha trovato almeno un foglio spacchettando un elettrodomestico, oggetto in ceramica, vetro, ecc.. ?

La passione per questo prodotto sembra non avere confini: dopo aver aperto la confezione, scoppiare tutte le bolle d’aria dell’involucro diventa irresistibile! Un anti-stress potentissimo, un divertente gioco,  fatto sta che la carta scoppiettina è probabilmente uno dei prodotti più famosi dell’imballaggio.

Ma non è finita: il fatto che arriva nelle case di ognuno di noi, il suo utilizzo scopre alternative originali ed insolite: è bastato fare una piccola ricerca per scoprire micro-usi domestici sconosciuti: possiamo dire davvero…spazio alla creatività! Ecco una carrellata di immagini che abbiamo trovato!

calendario antistress fatto con carta scoppiettinaMateriale protettivo, anche per le zanne di elefante! Utilizzi alternativi delle bobine a bollecreatività in cucinaCravatta creativa antistress con le bobine a bolletovaglietta creativa antistress con carta scoppiettina

La casa di nastro adesivo Curiosità dal mondo dell'arte

casa nastro adesivo

Gli artisti, si sa, sanno essere molto eccentrici ed avere idee davvero insolite; non fa eccezione il progetto del designer Ka-Lai Chan intitolato “Play” e ora conosciuto come “la casa di nastro adesivo”.

casa nastro adesivoIl progetto, che ha previsto l’utilizzo di numerosi rotoli di nastro adesivo bianco, aveva l’obiettivo di “foderare” la casa di nastro per ottenere un ambiente davvero fuori dal comune: l’artista ha infatti ricoperto tutto il soggiorno, arredamento incluso, di nastro adesivo. Il risultato di questo insolito progetto consiste nel creare una visione surreale degli oggetti di uso quotidiano….

Come si faccia poi ad aprire i cassetti del comò rimane un mistero :=)

Arix è ufficialmente rivenditore Loctite La lunga collaborazione con Henkel continua con una nuova gamma di prodotti tecnici per l'industria.

rivenditore LoctiteArix imballaggi ha acquisito la licenza di rivenditore Loctite, un’azienda leader nel settore industriale per quanto riguarda adesivi e prodotti sigillanti. Loctite, società del gruppo Henkel, opera da più di sessant’anni nel campo e, grazie a continui aggiornamenti e studi specifici e di settore, è in grado di immettere continuamente sul mercato i più innovativi e tecnologici ritrovati. Questo per assicurare alla nostra clientela una selezione di soluzioni sempre più performanti, sicure e funzionali.

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Stressato? Il pluriball è la soluzione

pluriballDel sodalizio tra arte ed imballaggio abbiamo parlato spesso: è interessante vedere come nelle mani di creativi i materiali possano avere nuova vita.  Tra i numerosi esempi di street arter, ne abbiamo scovato un altro che ha come attore il pluriball. E non finiamo mai di sorprenderci quanto poco ci vuole per dare una veste nuova ed insolita a un prodotto povero e dalle semplici proprietà che con l’arte sembra non avere proprio nulla a che fare.

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Il latte diventa packaging

La plastica oggi

bio plastica come pellicola alimentareLa plastica, un materiale che negli anni 50 ha rivoluzionato il mondo, oggi il mondo lo sta mettendo davvero a rischio. Circa il 32% degli oggetti in plastica presenti a livello mondiale sfugge dai normali sistemi di raccolta, finendo per essere abbandonato in natura (con effetti di cui abbiamo già parlato). Più nel dettaglio, il 95% del packaging in plastica non viene recuperato dopo il suo primo utilizzo.

Numeri ancora spaventosi che nonostante l’urgenza di trovare una soluzione definitiva, non innescano i cambiamenti forti necessari a meglio regolamentarne l’utilizzo e lo smaltimento. Continua a leggere